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Uno dei musei più famosi e visitati di Ancona è, senza ombra di dubbio, il Museo Tattile Statale Omero. Si tratta di un museo raro nel suo genere in quanto tutti possono apprezzare l’arte usando il tatto, quindi ivi incluse le persone non vedenti o ipovedenti.
L’obiettivo del Museo Tattile Statale Omero di Ancona è quello di far scoprire la multisensorialità dell’arte, di cui tutti possono beneficiarne.
Museo Tattile Statale Omero: dove si trova?
Attualmente il Museo Tattile Statale Omero si trova presso la Mole Vanvitelliana ad Ancona. Seguendo la nostra guida, potrete facilmente arrivare ad Ancona in auto, treno, nave o aereo.
Per quanto riguarda il museo vero e proprio, la Mole Vanvitelliana si trova nella zona del porto: è un grande complesso architettonico pentagonale del Settecento, situato proprio di fronte al quartiere Archi. Per poter accedere all’ingresso principale della Mole, dovete seguire la direzione Dogana.
L’indirizzo esatto è:
- Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 – Ancona, Italia
- Telefono: 071/2811935
- Fax: 071/2818358
- E-mail: info@museoomero.it
- Sito vocale al numero verde: 800202220
- Coordinate satellitari: 43°36′30.6″N 13°30′40.03″E
Museo Tattile Statale Omero: orari di apertura
Questi sono gli orari di apertura del Museo Tattile Statale Omero, vi consiglio però di controllare sempre prima sul sito ufficiale e sulla pagina Facebook eventuali modifiche dell’ultimo minuto dei suddetti orari, possono esserci modifiche impreviste:
- estivo (luglio e agosto): martedì, mercoledì, giovedì, sabato 17-20; venerdì, domenica e festivi 10-13 e 17-20
- invernale (da settembre a giugno): al martedì al sabato 16-19; domenica e festivi 10-13 e 16-19
- chiuso: lunedì e 25 dicembre
Su richiesta, però, possono essere organizzate aperture straordinarie su prenotazione, ma solo per gruppi e scuole.
Museo Tattile Statale Omero: prezzi del biglietto d’ingresso
Per quanto riguarda i prezzi del biglietto d’ingresso al Museo Tattile Statale Omero, così come indicati sul sito del MiBAC e sul sito medesimo del Museo, ecco che l’ingresso è gratuito.
Tuttavia, con una spesa minima, è possibile accedere a visite guidate e laboratori:
- scuole: euro 3.50 a studente; gratuito per docenti, disabili e accompagnatori
- famiglie: euro 4 a persona; gratuito per bambini 0-4 anni, disabili e accompagnatori
- gruppi: euro 3.50 a persona; gratuito per bambini 0-4 anni, disabili e accompagnatori
Le persone non vedenti, ipovedenti, diversamente abili e accompagnatori hanno tutte le attività gratuite.
Museo Tattile Statale Omero: cosa visitare e vedere
Sono numerose le opere attualmente ospitate al Museo Tattile Statale Omero: qui troverete copie in gesso o resina di capolavori dell’arte classica, che vanno dall’antica Grecia al Rinascimento, senza dimenticare i modellini in scala di grandi opere architettoniche. Qui potrete ammirare la Venere di Milo, il Discobolo,la Nike di Samotracia, la Lupa Capitolina, senza dimenticare il Partenone, il Pantheon.
Per chi ama l’arte romanica, il gotico e lo stile rinascimentale, ecco arrivare San Pietro, il David, la Pietà di San Pietro, la Pietà Rondanini, mentre non dobbiamo scordarci delle opere di arte contemporanea di Giorgio De Chirico, Arnoldo Pomodoro e Marino Marini, fra i numerosi artisti in questo settore.
Dal punto di vista dei servizi, il Museo è utilizzabile tattilmente, con descrizioni in Braille, caratteri in nero e grandi e anche pedane mobili che permettono ai disabili visivi di accedere alle opere d’arte. Oltre alla componente museale vera e propria, poi, non mancano sezioni dedicate ai laboratori e alle scuole, nonché aree riservate alle attività per famiglie e adulti.
Museo Tattile Statale Omero: storia e origini
Un po’ di cronistoria del Museo Tattile Statale Omero.
Venne creato nel 1993 dal Comune di Ancona con contributo della Regione Marche, su suggerimento dell’Unione Italiana Ciechi. Poi, nel 1999, il Parlamento ha riconosciuto al museo la valenza di Museo Statale.
Passiamo poi al 2012, quando l’intero Museo si è spostato nelle sale settecentesche della Mole Vanvitelliana di Ancona (l’ex Lazzaretto di Luigi Vanvitelli), salvo poi nel 2017 essere nuovamente traslocato al secondo e terzo piano della Mole: questa dovrebbe essere la collocazione finale e definitiva del Museo.