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La Roma antica vi ha sempre affascinato? Allora se vi trovate nelle Marche, non potete mancare di visitare la Domus del Mito di Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro–Urbino. Si tratta di uno dei ritrovamenti archeologici più importanti e imponenti degli ultimi anni, di sicuro quello più notevole nelle Marche nel corso degli ultimi cinquanta anni.
Domus del Mito: la storia della scoperta
Si sapeva già da tempo che il Campo della Pieve, a Sant’Angelo in Vado, ospitasse nel sottosuolo un’ampia parte dell’antica città romana di Tifernum Mataurense. Alcune fotografie aeree avevano dimostrato che qui sorgevano numerose strutture sepolte. Nel 1999 si era proceduto a un saggio esplorativo, i cui risultati avevano spinto l’Amministrazione Comunale a creare un programma di scavo, con anche l’ausilio della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche.
Grazie ai progetti Docup-Obiettivo 5 e con finanziamenti di fondi europei gestiti dalla Regione Marche, ecco che sono stati iniziati gli scavi archeologici. Dagli scavi è emersa una domus gentilizia risalente alla fine del I sec. d.C., ricchissima di mosaici.
Cosa vedere alla Domus del Mito?
La Domus del Mito spicca per la ricchezza dei suoi mosaici, con tanti soggetti diversi. Nel vestibolo, per esempio, si trova il mosaico del Trionfo di Nettuno, con tanto di tridente, carro con due ippocampi e moglie Anfitrite a seguito. Accanto a loro nuotano diversi delfini. In quello che si pensa essere il tablinium, invece, si trova un busto di Bacco con la corona di foglie di vite.
Nell’atrio-peristilio si trovano mosaici geometrici, con le basi di colonne che dovevano sostenere l’impluvium, con tanto di pozzo centrale. In una sala grande sono presenti mosaici geometrici policromi, con un emblema esagonale centrale con la testa di Medusa. Nel probabile triclino si trova un mosaico policromo con figure simboliche, animali reali e animali fantastici. Bella la Lotta Marina con la murena che morde il polipo che, a sua volta, afferra l’aragosta. Lateralmente si trova anche una scena di caccia. Attorno ci sono poi altre stanze, con parecchi altri mosaici colorati.
Domus del Mito: orari di apertura
La Domus del Mito si trova in via Ghibelline. Il sito del comune di Sant’Angelo in Vado propone questi come orari di apertura della Domus del Mito:
- da martedì a domenica: 9.30-12.30 e 15.30-18
- lunedì chiuso
Il costo del biglietto d’ingresso è di 3 euro (ingresso gratuito fino ai 6 anni). Troverete la biglietteria presso l’Ufficio Turistico in Piazza Umberto I. Se volete prenotare una visita guidata, vi consigliamo di contattare l’apposito sito.
Come arrivare a Sant’Angelo in Vado?
Potete arrivare a Sant’Angelo in Vado:
Dal versante Adriatico (sia da Nord che da Sud)
- auto: autostrada A14, uscita Fano, prendere la superstrada per Fossombrone, uscite per Urbino. A Fermignano, prendere per Urbania e poi per Sant’Angelo in Vado
- treno: Sant’Angelo in Vado non ha una stazione ferroviaria. La più vicina è quella di Pesaro. Da qui poi si possono prendere gli autobus
Dal versante Tirrenico (Toscana, Umbria, Lazio e Campania)
- auto: superstrada E45 Roma-Cesena fino a San Giustino (San Sepolcro), uscita Urbino, ma attenzione: Bocca Trabaria è ancora bloccata per i lavori della frana (rallentati anche dalla scoperta di ordigni bellici che sono stati fatti brillare e che hanno temporaneamente fermato i lavori)
- treno: le stazioni più vicine sono quelle di Arezzo e Fossato di Vico