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Corinaldo, uno dei Borghi più Belli d’Italia: lo trovate in provincia di Ancona, nell’entroterra di Senigallia. Sorge sulla sommità di un colle sulla riva sinistra del fiume Nevola ed è una delle città delle Marche assolutamente da visitare. Qui è anche nata santa Maria Goretti. Corinaldo è famosa non solo per le sue bellezze artistiche e architettoniche, ma anche perché ogni anno qui vengono organizzate feste fra le più memorabili nelle Marche. Fra di esse ricordiamo la Festa dei Folli (non a caso Corinaldo è noto come il Paese dei Matti), la Contesa del Pozzo della Polenta (fra le rievocazioni storiche delle Marche più gettonate) e la Festa delle Streghe ad Halloween. Ma ecco cosa vedere a Corinaldo.
Le Mura di Corinaldo
Mettetevi delle scarpe comode, le Mura di Corinaldo sono una delle caratteristiche più affascinati della città e possono essere percorse a piedi. Sono fra le mura fortificate più lunghe e intatte delle Marche, fra le meglio conservate di tutto il centro Italia. Pensate che le mura avvolgono Corinaldo per 912 metri, ininterrotti.
La scalinata col Pozzo della Polenta
Di scalinate a Corinaldo ne troverete tantissime, così come anche salite, discese e vicoli più o meno stretti e più o meno contorti. Ma la scalinata più famosa è, senza ombra di dubbio, quella del Pozzo della Polenta, nota anche come la Piaggia. Una scalinata ripida, fiancheggiata da case che sembrano uscite dal Presepe e con a metà un pozzo antico: questo è uno dei punti di Corinaldo più fotografati in assoluto.
Le Chiese di Corinaldo
Cosa vedere a Corinaldo? Fra le tante meraviglie architettoniche, non dovete dimenticare le diverse chiese di Corinaldo. A partire dal Santuario di Santa Maria Goretti, ex convento e un tempo chiesa di Sant’Agostino. Si tratta di un complesso del XVII-XVIII secolo con un alto campanile. Sempre a proposito di santa Maria Goretti, qui c’è anche la casa natale della santa.
Da ricordare anche la Chiesa parrocchiale di San Francesco, che però si trova fuori dalle mura, la Chiesa del Suffragio che trovate sul Cassero Sforzesco della Rocca, la Chiesa dell’Addolorata con la cripta dedicata alle spoglie di santa Maria Goretti e la Chiesa di Madonna del Piano.
Cosa vedere a Corinaldo: le architetture civili
Fra le architetture civili di Corinaldo, annoveriamo il Palazzo Comunale. In origine un palazzo rinascimentale, venne ricostruito nella seconda metà del XVIII secolo con tanto di porticato e torre. Da vedere anche il Teatro Comunale “Carlo Goldoni” e il Palazzo Cesarino-Romualdi, anche se non conservato perfettamente.
Una chicca: non mancate di fotografare il cannone che troverete dalle parti del Municipio, simbolo dell’eterna rivalità fra Corinaldo e Montenovo.
Il Parco delle Fonti
Se volete immergervi nel verde, allora è al Parco delle Fonti di Corinaldo che dovete andare. Qui troverete panchine e giochi per bambini, per un pomeriggio di relax.
La Casa di Scuretto
Questa è una delle peculiarità di Corinaldo che non potete non visitare. In via della Piaggia, una traversa della scalinata della famosa scalinata con il Pozzo della Polenta, sorge una casa unica nel suo genere. Questa casa ha un numero civico, ma il problema è che di essa esiste solamente la facciata. Avete capito bene: dietro la casa c’è il nulla, non ci sono stanze o altro, c’è solo la facciata.
E’ la famosa casa di Scuretto di Corinaldo. Accanto ad essa, una targa racconta la bizzarra storia di questa magione. Tempo fa a Corinaldo viveva Gaetano, un ciabattino noto a tutti come Scuretto. Costui investiva la maggior parte dei soldi che il figlio (emigrato in America) gli inviava per costruire la loro casa in vino. Ad un certo punto, dopo anni che il figlio mandava soldi per la casa senza riceverne alcuna notizia, ecco che cheise al padre di fargli vedere i progressi. Scuretto, che aveva scialacquato tutti i soldi in vino, fece così costruire solamente la facciata, ci appiccicò il numero civico, fece una foto e la mandò al figlio.
Ovviamente il figlio si accorse dell’inganno e non mandò più soldi. Così della casa dello Scuretto rimase solamente la facciata e il numero civico.